Varietà & Coltura
La D.O.P. "Nocellara del Belìce" designa le olive da tavola prodotte dagli uliveti dell’omonima varietà situati esclusivamente nei comuni di Castelvetrano, Campobello di Mazara e Partanna, gli unici territori vocati a produrle per le particolari caratteristiche pedologiche e climatiche che detti territori presentano.
Infatti, la presenza di una valle, del mare e del fiume Belìce mitigano il clima creando delle condizioni ambientali non solo omogenee su un territorio esteso circa 10000 ettari, ma anche estremamente favorevoli ed uniche per l’ulivo e lo sviluppo di una varietà autoctona.
L’interazione tra la Nocellara del Belìce, il terreno ed il clima sono così forti che mentre all’interno della valle la Nocellara del Belìce è l’unica varietà diffusa, all’esterno, le zone olivicole limitrofe presentano un contesto varietale diverso ed assai più variegato. Tale caratteristica rende l’areale unico nell’intero panorama olivicolo nazionale.
Similmente, la D.O.P. "Valle del Belìce" è riservata all'olio extravergine di oliva ottenuto dalla molitura delle olive prodotte dagli uliveti ricadenti nella valle e nel cui olio la varietà Nocellara del Belìce è presente per almeno il 70%.
Un olio certificato “Valle del Belìce” D.O.P., dunque, non necessariamente è estratto da sole olive della varietà Nocellara del Belìce. Per tale motivo l’azienda G. D’Angelo ha scelto di certificare il proprio olio “I.G.P. Sicilia, monovarietà Nocellara del Belìce”.
Le colture dell’azienda G. D’Angelo, infatti, sono colture monovarietali “Nocellara del Belìce" in cui la presenza di varietà minori quali Giarraffa, Biancolilla e Cerasuola è limitata alle poche unità necessarie a garantirne l’impollinazione; la Nocellara del Belìce, infatti, non è una varietà auto-compatibile.
La tecnica colturale impiegata, dalla modalità di potatura a quella di raccolta, è più simile alle tecniche di frutticoltura che a quelle tradizionali di olivicoltura, al fine di valorizzare in termini qualitativi il frutto, vista la sua duplice attitudine.
Così, benché il disciplinare dell’olio "Valle del Belìce" consenta di raccogliere olive invaiate purché la resa non superi il 23%, l’azienda G. D’Angelo ha scelto di privilegiare la qualità brucando le sue olive nella prime fasi dell’invaiatura. Questa scelta sacrifica la resa ed aumenta i costi a parità di prodotto raccolto ma salvaguarda l’integrità delle caratteristiche organolettiche e nutrizionali dell’olio che, diversamente da quanto si possa pensare, sono fortemente influenzate anche dal grado di invaiatura oltre che dal metodo di raccolta e dal procedimento di molitura delle olive.
La certificazione “I.G.P. Sicilia”, infine, garantisce la qualità e la tracciabilità dell’olio attraverso tutte le fasi del ciclo produttivo, dalla coltivazione degli ulivi, alla molitura, fino all’etichettatura.