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Caratteristiche principali della "Nocellara del Belìce"
La “Nocellara del Belìce” è una pianta sempreverde di longevità plurisecolare. Le foglie, di forma ellittico lanceolata, hanno una colorazione verde intenso. La pianta è “autoincompatibile”, ovvero per una regolare produttività è necessario inserire all’interno di un frutteto delle piante impollinatrici, come la Giarraffa e la Biancolilla. Un uliveto di Nocellara del Belìce deve presentare una densità massima di 300 piante per ettaro.
Il frutto o drupa della Nocellara del Belìce è sferico, il colore esterno è verde intenso, il nòcciolo è di dimensioni medie, la polpa è croccante e si distacca facilmente da esso.
Una drupa pesa mediamente 5-7 gr (in 1 Kg sono quindi contenute mediamente 150-200 drupe); la resa in olio è tipicamente tra il 15% ed il 18% per olive nelle prime fasi dell’invaiatura.
La raccolta comincia nel mese di ottobre e non si protrae oltre la metà di novembre per le olive nelle prime fasi dell’invaiatura.
La produttività segue un ciclo biennale con una raccolta nell’anno di carica circa doppia rispetto all’anno di scarica.
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Consigli per la degustazione
Uno dei modi più semplici, ma anche tra i più efficaci, per valutare le proprietà organolettiche di un olio extravergine d’oliva, qual è Selinòce, è quello di utilizzarlo come unico condimento su una bruschetta, magari accompagnato da un pizzico di sale marino proveniente dalle rinomate saline trapanesi.
Soluzione alternativa per apprezzare ogni sfumatura di gusto e profumo di un olio extravergine è quello di versarlo crudo su una minestra, il calore della quale aiuterà a sprigionare e diffondere anche le fragranze più recondite. Selinòce vi consiglia una minestra di fagioli Vellutina.
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Gestione di una lattina dopo la sua apertura
Aperta una lattina, si suggerisce di travasare subito l’intero suo contenuto al fine di minimizzare l’esposizione dell'olio all’aria e dunque il rischio di deterioramento per ossidazione. Travasare il contenuto in bottiglie opache e conservarle al riparo dalla luce e da fonti di calore. Si consiglia una temperatura costante intorno al 14-15°C.
Si consiglia di travasare il contenuto tutto in una volta anche per evitare che ripetuti travasi possano mescolare l’olio con l’eventuale morchia sul fondo della lattina. L’olio Selinòce, infatti, non è un olio filtrato ma semplicemente sottoposto ad un procedimento di decantazione naturale per alcune settimane prima del confezionamento.
Se consumerete l’olio diversi mesi dopo il suo confezionamento è dunque probabile che, nel travaso dalla lattina alle bottiglie, l’olio di fondo inizi ad uscire misto a morchia. In tal caso versare l’olio di fondo in una caraffa ermetica (per proteggerlo dall’ossidazione; in assenza di tappo ermetico anche della pellicola alimentare può andar bene), collocarla in luogo fresco e buio e lasciare decantare per una settimana circa. In questo modo sarà possibile recuperare fino all’ultima goccia di olio.